“L’isolamento della Gran Bretagna è terminato una volta per tutte”
Così titolavano i quotidiani britannici il giorno seguente alla trasvolata della Manica effettuata da Louis Bleriot.
Il pioniere dell’aviazione francese decollò da Les Baraques nei pressi di Calais alle 4.41 del mattino del 25 luglio 1909 e atterrò alle 5.17 a Northfall Meadow nei pressi di Dover con il suo monoplano modificato modello XI.
Il Bleriot XI fece la sua prima apparizione nel dicembre del 1908 al Salone
dell’Automobile e dell’aeronautica di Parigi.
Nell’ottobre del 1908 il London Daily Mail mise in palio £1000 che sarebbero andate al primo pilota che avesse trasvolato la Manica in entrambe le direzioni.
L’exploit di Bleriot fu preceduto dall’insuccesso di un altro grande pioniere dell’aria: Humbert Latham.
Il Bleriot XI ebbe una carriera folgorante.
Fu infatti il primo velivolo comprato dall’Arma Francese e il primo ad essere impiegato durante numerose operazioni militari
Il Blèriot in Italia.
Il nome di Louis Blériot è strettamente legato alla trasvolata della Manica del 25 luglio 1909.
Gli italiani videro per la prima volta Blériot durante lo svolgimento del Circuito aereo di Brescia che si tenne dal 9 al 20 settembre 1909.
Il velivolo francese fu impiegato nell’agosto del 1911 nelle grandi manovre del Monferrato. Ben 12 aeroplani divisi in due flottiglie furono attivamente impiegati nel compito di ricognizione e osservazione.
Nell’autunno del 1911 l’Italia si apprestava a vivere la sua seconda avventura in terra d’Africa. In Libia il Blériot XI si conquistò l’onore delle prime pagine dei giornali e un posto in primo piano nella storia dell’aeronautica militare mondiale.
Il 22 ottobre il capitano Piazza effettuò io primo volo di guerra della storia, il 28 ottobre si ebbe la prima regolazione del tiro navale e il 23 febbraio 1912 la prima ricognizione fotografica.
Il successo del velivolo francese era ormai assicurato. In Italia fu la S.I.T di Torino che si assicurò la licenza di costruzione, producendo entro la fine del 1915 più di 150 esemplari.
Il velivolo francese venne anche impiegato per l’addestramento presso le scuole di volo d’Aviano e di Mirafiori.
Il Blériot si rivelò un velivolo affidabile, robusto e sicuro tanto da essere ancora impiegato in Libia nel 1922.
La scatola di montaggio contiene tutta la listellatura in legno pregiato e le parti tagliate al laser, il rivestimento in tela per le ali, accessori in metallo e particolari in acciaio fotoinciso e ottone.
Modello non motorizzabile, da esposizione.
Scala 1:10 – Lunghezza cm. 78 – Larghezza cm. 84